In caso di procedura fallimentare, difficilmente la strategia di recupero crediti può essere frutto di una scelta del creditore.

In caso di procedura fallimentare, infatti, l’azione del recupero dei crediti non è più nelle mani del creditore, ma piuttosto del Tribunale. I tempi per recuperare le somme vantate ed esigibili si allungano, le probabilità di chiudere con un recupero crediti soddisfacente si avvicinano allo zero.

Il Giudice, dopo aver decretato lo stato fallimentare dell’azienda debitrice, nomina un Curatore, che solitamente è un Avvocato o un Commercialista.

Il Curatore Fallimentare ha il dovere di liquidare gli asset dell’azienda fallita, recuperarne gli eventuali crediti e di procedere alla ripartizione della liquidità recuperata.

Al creditore, non resterà che presentare istanza di ammissione al passivo. Detta richiesta va presentata correttamente e nei termini previsti dalla legge, pena l’esclusione dall’eventuale riparto.

Ad ogni buon conto, quando un’azienda è sottoposta a procedura fallimentare, non può contrarre ulteriori debiti, se non quelli funzionali alla procedura stessa.

Nella ripartizione della liquidità disponibile, il Curatore Fallimentare terrà innanzitutto conto delle parcelle dei professionisti che hanno lavorato alla liquidazione, poi dei creditori privilegiati ed infine di quelli chirografari.

I professionisti che hanno lavorato alla liquidazione sono il Curatore Fallimentare stesso ed i suoi consulenti, invece tra i creditori privilegiati possiamo trovare l’Erario, i dipendenti e tutti gli eventuali creditori assistiti da garanzie reali ovvero personali. Tra i creditori chirografari, solitamente si annoverano proprio i fornitori.

In estrema sintesi, quindi, se la liquidità disponibile non è sufficiente a soddisfare le pretese dei creditori privilegiati, per i creditori chirografari non resterà assolutamente nulla.

Il creditore coinvolto in una procedura concorsuale può però ricorrere alla deduzione delle perdite ed alla detrazione dell’IVA.

Giova ricordare che ancor prima di concedere una fornitura di beni o una prestazione di servizi, in particolare se è previsto un pagamento posticipato, è sempre consigliabile richiedere un’informazione patrimoniale.

L’informazione patrimoniale consentirà di prevenire eventuali future insolvenze e di conoscere il grado di affidabilità commerciale dell’azienda con la quale s’intende intrattenere rapporti d’affari.

In caso di procedura fallimentare, quindi, non occorre tanto rintracciare il debitore, ma piuttosto individuare il Curatore e prendere repentino contatto con lo stesso ai fini della formulazione di una corretta istanza di ammissione al passivo.

EUROCREDIT BUSINESS INFORMATION, realtà presente sin dal 1968, è specializzata nella fornitura di servizi per la tutela del credito, sia nella fase precontrattuale che in quella precontenziosa.

EUROCREDIT BUSINESS INFORMATION eroga accurate indagini patrimoniali volte da un lato alla minimizzazione dei rischi nell’assunzione di nuova clientela, e dall’altro ad ottimizzare la fase del recupero crediti, individuando i beni e le patrimonialità in grado di essere sottoposte a pignoramento da parte del creditore.

Contatta subito EUROCREDIT BUSINESS INFORMATION, in possesso di regolari Licenze ex art. 134 e ex art. 115 T.U.L.P.S., e chiedi maggiori informazioni sulle soluzioni per la tutela ed il recupero del credito.

Scrivici su WhatsApp