A confermare il grande successo della cinquantenne denominazione (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG) è il CIRVE, Centro Studi di Distretto di Conegliano e Valdobbiadene, che registra un fatturato a +2% trainato dall’export a +6.3%. Ad aumentare però è anche il numero delle case spumantistiche e l’occupazione nella filiera.

Il successo, non solo in termini di fatturato, è l’ultima ricaduta di un progetto strategico del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che prevede azioni su più fronti.

A crescere non sono infatti solo i fatturati, ma anche il numero delle case spumantistiche (ad oggi se ne contano 185), nonché la percentuale degli addetti del settore: +10% in vigneto, + 9% in cantina, +3% gli enologi a tempo pieno, +7% il personale amministrativo, e ben + 40% il personale dedicato all’export. La Denominazione nel suo complesso, 15 comuni tra Conegliano e Valdobbiadene, secondo le più recenti stime conta 6.245 addetti impiegati nella produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

A livello nazionale, il mercato del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore registra la vendita di oltre 50 milioni di bottiglie per un valore di circa 280 milioni di euro.

Nel 2017 l’export ha continuato a regalare soddisfazioni con una crescita che si attesta sul +1,6% a volume ma ben sul 6,3% a valore. Continuano a crescere i principali paesi importatori europei come la Germania che cresce a valore del +8,4% (è praticamente stabile a volume con oltre 7 milioni di bottiglie), e rimane il primo mercato per le esportazioni europee di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; seguono l’Austria (+14.5% a valore e + 5% a volume), e il Regno Unito (+38.5% a valore e 35% a volume). Quello statunitense continua a essere un mercato interessante per i ritmi di crescita (+16.4% a valore e +17.8% a volume) e anche se altre destinazioni più recenti hanno registrato una modesta contrazione, rinfranca l’eccezione di Cina e Hong Kong (+14,3% a valore e +6% a volume) e dei Paesi Africani, più altri Paesi Asiatici (Taiwan, Corea del Sud, Kazakistan, Sri Lanka, Azerbaigian, Georgia, Armenia, Turkmenistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Nepal) che crescono complessivamente del 14% a valore e del 9% a volume.

La parabola del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore continua a crescere anche nel canale GDO che anche grazie al ruolo sempre più determinante delle Centrali d’Acquisto sta crescendo sensibilmente. Nel 2017 il Nord Ovest guadagna il primo posto per volume (+6.6% sul 2016) e a valore (+11.8% sul 2016); segue il Nord Est con una crescita sul 2016 del 6.7% a valore e del 2.6% a volume, ma chi ha accelerato decisamente sono Centro e Sardegna che cresce dell’11.8% a valore e 8.9% a volume e del Sud che registra un +19.3% a valore e un +17% a volume, che in prospettiva stanno affermandosi come i mercati di ulteriore espansione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Per il 2018, i dati disponibili stanno confermando la medesima dinamica di crescita: vendite a +11% volume e +15% valore, 350 milioni di dollari, 65 milioni in più dello Champagne, 270 più dei Cava. In termini di rappresentanza volumica, 7 bottiglie di spumante italiano su 10 sono Prosecco, 1 su 2 sul totale bollicine di importazione, e 1 su 5 sul totale spumanti venduti.

Sono sempre più numerose le case spumantistiche, così come le altre aziende operanti nel settore agroalimentare, ad aderire ad IRIDE, un progetto di EUROCREDIT BUSINESS INFORMATION, nato per contrastare le frodi creditizie e ridurre i rischi legati alla concessione di credito.

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